Terre da spazzamento: meno discarica, più recupero. Una sfida sostenibile che premia anche economicamente
Terre da spazzamento: meno discarica, più recupero. Una sfida sostenibile che premia anche economicamente
Il trattamento e il recupero delle terre provenienti dallo spazzamento stradale emergono come un’alternativa, non solo ecologicamente più vantaggiosa, ma anche economicamente più conveniente rispetto al tradizionale smaltimento in discarica. Con il crescente impegno verso l’economia circolare, sempre più normative e prassi si orientano verso il recupero dei materiali, dando priorità al riutilizzo rispetto allo smaltimento finale.
Il Gruppo Esposito, da anni impegnato nella progettazione e realizzazione di impianti avanzati per il trattamento di questi rifiuti, promuove un cambio di paradigma: dalla discarica al recupero, in ottica di economia circolare, sostenibilità e ottimizzazione dei costi.
Il recupero conviene, anche nei numeri.
Il recupero delle terre da spazzamento stradale non solo si inserisce in un’ottica di sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche una scelta vantaggiosa dal punto di vista economico.
Secondo i più recenti dati ISPRA (2023), i costi legati alla voce “CSL – Spazzamento e Lavaggio” rappresentano il 12,5% dei costi complessivi di gestione dei rifiuti urbani. Si tratta di una fetta significativa della spesa pubblica e industriale, che può essere ottimizzata con tecnologie di trattamento innovative.

Attraverso processi di selezione, vagliatura, disinquinamento e recupero dei materiali inerti, le terre da spazzamento possono essere trasformate da costo a risorsa. Gli impianti progettati da Gruppo Esposito permettono:
- La riduzione del conferimento in discarica,
- La valorizzazione di materiali riutilizzabili (come sabbie e ghiaie),
- Un’efficienza economica grazie alla parziale copertura dei costi di trattamento,
- Il rispetto delle normative italiane ed europee, oggi sempre più stringenti sul tema.
La valorizzazione dei materiali inerti si traduce quindi in:
- parziale copertura dei costi di trattamento e recupero
- riduzione del carico economico per le amministrazioni locali e le aziende di controllo dei rifiuti
- gestione più efficiente delle risorse e diminuzione del carico ambientale generato dallo smaltimento finale.
Questo approccio, oltre a rispondere a una logica economica, è perfettamente in linea con le strategie di economia circolare che mirano alla minimizzazione dei rifiuti e al recupero dei materiali, riducendo l’impatto ambientale complessivo.
Normative europee e italiane sul trattamento e recupero delle terre da spazzamento
Le direttive europee, in particolare la Direttiva 1999/31/CE sulla discarica dei rifiuti e la Direttiva 2008/98/CE sui rifiuti, disciplinano in maniera stringente la gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di ridurre il conferimento in discarica e promuovere il recupero dei materiali. Secondo queste normative, i rifiuti che possono essere trattati, come quelli derivanti dallo spazzamento delle strade, prima di essere conferiti in discarica. L’articolo 13 della Direttiva 1999/31/CE stabilisce che gli Stati membri devono adottare misure per ridurre progressivamente la quantità di rifiuti destinati alla discarica e, in particolare, evitare il conferimento di rifiuti che possano essere recuperati attraverso diverse tecniche di trattamento.
L’Italia ha recepito queste direttive attraverso il Decreto Legislativo 152/2006 (Codice dell’Ambiente), che stabilisce l’obbligo di favorire il recupero dei rifiuti. Di particolare importanza è l’articolo 7 del D.lgs 121/2020, che impone che i rifiuti da spazzamento stradale siano trattati prima di essere collocati in discarica, a meno che non soddisfino criteri di idoneità al recupero.
In conclusione, la gestione delle terre da spazzamento stradale rappresenta una sfida per le amministrazioni pubbliche e per le aziende di gestione dei rifiuti, ma anche un’opportunità per ottimizzare i costi e migliorare la sostenibilità ambientale. Attraverso i suoi impianti, il Gruppo Esposito trasforma una voce di costo in un asset ambientale ed economico, sviluppando nuove tecnologie di trattamento (scopri tutti gli impianti qui) nel rispetto delle normative europee e italiane. Così il settore del recupero delle terre da spazzamento sta diventando un modello di economia circolare efficace, con benefici concreti sia per l’ambiente sia per l’economia.