Circular Economy Act: l’Europa punta sulla circolarità. Il Gruppo Esposito è già parte della soluzione
Circular Economy Act: l’Europa punta sulla circolarità. Il Gruppo Esposito è già parte della soluzione
L’economia circolare non è più una semplice questione ambientale: è una risposta sistemica alla crisi globale delle risorse. Mentre il mondo si avvia verso i 10 miliardi di abitanti, continuiamo a consumare come se avessimo a disposizione tre pianeti. Questo modello lineare – estrai, produci, consuma, smaltisci – è ormai insostenibile: è responsabile di circa la metà delle emissioni climalteranti e di oltre il 90% della perdita di biodiversità.
Per questo la Commissione europea ha avviato un percorso normativo integrato – dal Green Deal al Clean Industrial Deal – che culminerà con l’introduzione del Circular Economy Act, atteso entro il 2026. L’obiettivo è ambizioso: portare il tasso di utilizzo circolare dei materiali dall’attuale 11,8% a oltre il 24% entro il 2030. In questo scenario, l’Italia si distingue con un tasso già al 20,8% (dati Eurostat 2023), tra i più alti d’Europa.
Ma raggiungere i nuovi obiettivi europei richiede azioni concrete. È qui che entrano in gioco realtà come il Gruppo Esposito, i cui impianti per il recupero e trattamento dei rifiuti rappresentano una leva strategica per accelerare la transizione circolare.
Grazie a tecnologie all’avanguardia, il Gruppo è in grado di recuperare circa il 90% dei rifiuti in ingresso, trasformandoli in materie prime seconde di alta qualità, pronte per essere reimmesse nel mercato secondo le normative europee. Non solo: dagli scarti nascono manufatti sostenibili per l’arredo urbano e moduli edilizi 100% riciclati, contribuendo così a chiudere davvero il ciclo della materia.
Queste tecnologie, non solo riducono la dipendenza da risorse vergini, ma offrono anche una risposta concreta alla creazione di un mercato interno delle materie prime secondarie, uno dei pilastri chiave del Circular Economy Act.
In un contesto europeo che guarda alla circolarità come motore di competitività, sicurezza economica e decarbonizzazione, il Gruppo Esposito dimostra che innovazione, sostenibilità e industria possono (e devono) procedere insieme. E lo fa già oggi, anticipando le direttive europee di domani.