PNRR e sostenibilità: nuove prospettive per la gestione dei rifiuti da spazzamento stradale
PNRR e sostenibilità: nuove prospettive per la gestione dei rifiuti da spazzamento stradale
In un contesto socio-economico in costante e accelerata evoluzione in cui la transizione ambientale è al centro di un dibattito internazionale, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta sicuramente un’opportunità per abilitare l’economia circolare e migliorare il comparto relativo alla gestione dei rifiuti.
Sono in particolare i rifiuti da spazzamento stradale, che costituiscono una parte dei rifiuti urbani,
che necessitano di un’attenzione in più in termini di nuove prospettive di recupero. Il riciclo che non ti aspetti, quello forse più intesso, perché si possono recuperare anche sassolini, fanghi e foglie raccolti lungo le strade e trasformarli in nuove materie prime e prodotti per l’economia. Il tutto a basso impatto ambientale, costi ridotti rispetto allo smaltimento in discarica e con nuove opportunità occupazionali.
Ed ecco che in un’Italia a due velocità con una distribuzione impiantistica ancora fortemente inespressa, i fondi del PNRR possono offrire un contributo per modernizzare le infrastrutture, ottimizzare i processi e promuovere la sostenibilità a livello locale e nazionale.
Il Bel Paese, in particolare, ha destinato 2,1 miliardi di euro al settore dei rifiuti, un investimento che fa parte della Missione 2, intitolata “Rivoluzione verde e transizione ecologica” che mira a creare un sistema virtuoso che diventi un modello per altre realtà europee.
Il Gruppo Esposito da quasi trent’anni è in prima linea su questo fronte, progettando e realizzando impianti per la raccolta e il trattamento dei rifiuti da spazzamento stradale e non solo. Dalle tecnologie del Gruppo Esposito, già 12 sul territorio nazionale, si ricavano materie prime come sabbia, ghiaietto e ghiaino o veri e propri prodotti finiti, come l’esclusivo ECOLEGO (il primo kit per l’arredo urbano 100% sostenibile) e Posidonia Garden (il primo terriccio organico certificato ricavato con il recupero di posidonia spiaggiata).
In primo piano si trovano anche due nuovi progetti per il recupero e il trattamento delle terre da spazzamento sul quale è impegnato il Gruppo che porteranno alla realizzazione di un impianto a Druento (TO) per la società CIDIU e uno ad Alghero (SS) per CIPSS – leggi anche questa news. Queste iniziative rappresentano un ulteriore passo verso un sistema sempre più capillare e accessibile, promuovendo non solo sostenibilità, ma anche l’innovazione nel settore. Un passo fondamentale verso un Italia più verde e circolare.