
Recupero terre di spazzamento Il Gruppo Esposito leader nello scenario italiano
Recupero terre di spazzamento Il Gruppo Esposito leader nello scenario italiano

Tra le diverse tipologie di rifiuti, quelli derivanti dalla pulizia delle strade rappresentano oggi una nuova risorsa da cui pubbliche amministrazioni, enti locali, imprese e cittadini possono trarre beneficio.
La prima realtà in Europa ad aver compreso le potenzialità di riciclo di questa tipologia di rifiuti è proprio il Gruppo Esposito, progettando e realizzando il primo impianto per il trattamento e il recupero terre di spazzamento, attivo dal 2004.
Ma quanti sono i rifiuti da spazzamento stradale in Italia? Come e dove vengono trattati? Quali tecnologie vengono utilizzate per il loro recupero? Quali sono i risultati e le risorse ottenibili?
ANDAMENTO DEL SETTORE A LIVELLO NAZIONALE
I rifiuti da spazzamento stradale sono, per loro natura, rifiuti differenziati, essendo raccolti con le autospazzatrici separatamente dagli altri rifiuti solidi urbani.
I quantitativi di tali rifiuti contribuiscono al calcolo della percentuale di raccolta differenziata.
I dati ISPRA (Rapporto rifiuti Urbani 2020) ci dicono che nel 2019 sono state avviate a recupero 451 mila tonnellate di terre di spazzamento (vedi Tabella 1).
Tuttavia, questo dato è un “totale potenziale”, perché nel Bel Paese non tutte le regioni effettuano la raccolta differenziata dei rifiuti da spazzamento stradale.
Molto probabilmente, per questa ragione, i dati relativi ai volumi di tale tipologia di rifiuti sono sottostimati rispetto alla realtà. Infatti, la stima reale delle terre di spazzamento è di circa 1,3 milioni di tonnellate all’anno.
Lo conferma la forbice che contraddistingue il quantitativo procapite tra la macro-area Nord (10 kg/ab), quella del Centro (8 kg/ab) e del Sud (3 kg/ab).

Tabella 1 – Rapporto Sui Rifiuti Urbani ISPRA 2020 – Raccolta differenziata dei rifiuti da spazzamento stradale per macroregione, anno 2019
Questo lascia spazio ad alcune considerazioni:
- Che la popolazione effettivamente servita è un terzo della popolazione nazionale;
- Che una quota importante del totale del flusso potenziale di questa tipologia di rifiuti non viene differenziata dal rifiuto urbano;
- Che questa differenza potrebbe incrementare in maniera significativa le possibilità di recupero di materia, portando benefici economici alla collettività, grazie alle tariffe inferiori a quelle abitualmente praticate dagli impianti di smaltimento (discariche, termovalorizzatori)
GLI IMPIANTI DI “TRATTAMENTO A UMIDO”: ECCO LA TECNOLOGIA DEL GRUPPO ESPOSITO
Ad oggi in Italia, una quota significativa dei rifiuti dello spazzamento stradale viene conferita direttamente in discarica senza alcun tipo di pretrattamento, nonostante le tecnologie innovative presenti sul mercato.
A tal proposito si sottolinea il “trattamento a umido”, o “soil-washing” utilizzato dal Gruppo Esposito, che si fonda su un efficiente processo brevettato a livello nazionale ed europeo.
Il trattamento utilizza l’acqua come vettore per separare le varie frazioni in base al peso specifico e allo stesso tempo per togliere i contaminanti dalla materia solida e trasferirla nell’acqua che viene poi depurata e ritorna in circolo per il 90%.
Attualmente sono nove gli impianti del Gruppo Esposito attivi in Italia che hanno implementato questo processo, attraverso i quali è possibile recuperare mediamente oltre il 70% delle terre di spazzamento. Una soluzione destinata ad espandersi, visti i risultati e la crescente sensibilizzazione riguardo l’argomento.

VANTAGGI E POTENZIALITÀ PER IL SETTORE
Il trattamento di questa tipologia di rifiuti presenta una serie di vantaggi:
- Impatto positivo sul territorio: Pubbliche amministrazioni e Enti locali hanno la possibilità di tutelare maggiormente il territorio, incrementando le attività di recupero, limitando lo smaltimento in discarica e aprendo nuove cave di inerti naturali.
- Approvvigionamento di materie prime per le imprese
Gli impianti sono in grado di recuperare il 61% del totale dei rifiuti che diventa sabbia, ghiaia e ghiaia fine, che possono essere utilizzate come materie prime per la produzione di calcestruzzo, malte, prefabbricati e asfalto. - Tutela dell’ambiente e della collettività
Da rifiuto a risorsa. Sposare questa filosofia significa impegnarsi attivamente e consapevolmente per tutelare l’ambiente e conseguentemente la salute della collettività.
Oggigiorno, la gestione e il trattamento dei rifiuti da spazzamento stradale non è regolamentata da norme, ma è a discrezione dei singoli Soggetti pubblici e privati. Tuttavia, le esperienze positive e i risultati ottenuti a livello nazionale fanno ben sperare ad un passaggio che porti all’obbligatorietà nell’implementare soluzioni impiantistiche dedicate, nella visione di un futuro sempre più protratto alla salvaguardia e la tutela dell’ambiente.