
Verso una gestione sostenibile dei rifiuti urbani in Italia: il contributo del Gruppo Esposito nella gestione delle terre da spazzamento
Verso una gestione sostenibile dei rifiuti urbani in Italia: il contributo del Gruppo Esposito nella gestione delle terre da spazzamento

Secondo l’ultimo Rapporto rifiuti urbani di ISPRA, la produzione di rifiuti urbani in Italia è aumentata del 2,3% nel 2021. Nonostante ciò, la quota di raccolta differenziata ha raggiunto il 64%, un dato incoraggiante che dimostra un progresso nella gestione sostenibile dei rifiuti. Tuttavia, a preoccupare è il dato relativo ai rifiuti urbani conferiti in discarica pari al 19% – ancora lontano dagli obiettivi posti dall’Unione Europea – rappresentando una significativa perdita di risorse e un impatto negativo sull’ambiente.

Uno dei settori critici riguarda i rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale.
Questi rifiuti derivano dall’attività di pulizia delle strade eseguita tramite le autospazzatrici. In generale, essi sono composti da un eterogeneo e variabile insieme di rifiuti quali polvere, terriccio, fango e simili derivanti dall’azione continua degli agenti atmosferici e del traffico e rifiuti stagionali quali fogliame, ramaglie, sabbia e simili, originati da cause climatiche (o da azioni umane conseguenti) e limitati a particolari periodi dell’anno.
La corretta gestione di tali rifiuti è fondamentale per preservare l’ambiente. E qui entra in gioco il Gruppo Esposito, leader in Italia e nello scenario internazionale nello sviluppo di tecnologie per il recupero dei rifiuti. Gli impianti di trattamento dei rifiuti urbani del Gruppo Esposito, con particolare riferimento ai rifiuti identificati con il codice EER 200303, offrono l’opportunità concreta per affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale.
Grazie ad un processo brevettato di lavaggio che consente di separare la frazione organica dalla frazione inorganica dei rifiuti, gli impianti del Gruppo Esposito riescono a garantire una capacità di recupero dei rifiuti superiore al 90%, così da promuove attivamente il recupero di materia e minimizza lo spreco di risorse, riducendo l’impatto ambientale.
Le performance degli impianti di trattamento rifiuti del Gruppo Esposito danno evidenza di diverse tipologie di materiali recuperati, alcuni dei quali diventano materie prime certificate di alta qualità e altri che vengono inviati ad altri impianti di trattamento autorizzati alla loro gestione.
- Sabbia, ghiaino e ghiaietto: utilizzati come materie prime secondarie per aggregati cementizi e aggregati bituminosi
- Materiali ferrosi: rifiuti non pericolosi destinati al recupero in impianti metallurgici
- Rifiuti misti: rifiuti non pericolosi destinati prioritariamente al recupero in impianti autorizzati (quali termoutilizzatori) o allo smaltimento in discarica.
- Rifiuti organici: rifiuti non pericolosi destinati prioritariamente al recupero in impianti autorizzati (quali impianti di compostaggio, termoutilizzatori) o allo smaltimento in discarica.
- Fanghi: rifiuti non pericolosi destinati prioritariamente al recupero in impianti autorizzati (quali fornaci autorizzate in regime ordinario) o allo smaltimento in discarica.
- Materiali grossolani: rifiuti inorganici non pericolosi destinati prioritariamente al recupero in impianti autorizzati in regime ordinario o allo smaltimento in discarica.
La sfida dei rifiuti urbani richiede dunque un approccio integrato, che miri verso una sana educazione ambientale, la promozione della raccolta differenziata e l’implementazione di soluzioni innovative per il trattamento e il recupero dei rifiuti.