
Waste Management e sostenibilità: il PNRR sarà la svolta per la gestione dei rifiuti in Italia?
Waste Management e sostenibilità: il PNRR sarà la svolta per la gestione dei rifiuti in Italia?

Il tema della gestione dei rifiuti è quanto mai impellente e coinvolge istituzioni, governi e organizzazioni di tutta Europa. Sono diverse le forme di investimento che sono state adottate a favore dell’economia circolare, alcune di queste con successo, altre invece devono ancora trovare destinazione.
Nello scenario italiano, in particolare, il quadro di riferimento è dettato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato il 13 luglio del 2021, il quale prevede di destinare 59,47 miliardi di euro ad iniziative nell’ambito della transizione ecologica, di cui 2,1 al miglioramento della capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e all’economia circolare.
I fondi ci sono, le prospettive di sviluppo sono ampie, ci si chiede dunque “come si profila L’Italia nel contesto del waste management?”
Tracciando un quadro sintetico della situazione italiana si evidenzia come il PNRR, dei 2,1 miliardi previsti per il settore del waste management, ne assegna 1,5 alla costruzione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti e al rinnovamento di quelli esistenti. Il DM 396/2021 stabilisce che il 60% (900 milioni di euro) debba essere impiegato nelle regioni del Centro-Sud. Identifica poi tre linee di intervento:
- miglioramento del network di raccolta dei rifiuti urbani (600 milioni di euro);
- revamping e costruzione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti urbani (450 milioni di euro);
- revamping e costruzione di nuovi impianti per il trattamento di materiali assorbenti (PAD), acque reflue, rifiuti tessili e di cuoio (450 milioni di euro).
I restanti 600 milioni di euro sono rivolti alla realizzazione di progetti “faro” dell’economia circolare in determinate filiere considerate strategiche.
5 milioni di questi sono già stati intercettati con successo dal Consorzio industriale provinciale di Sassari che opera in collaborazione con la Provincia e il Comune di Alghero, che ha dato il via alla costruzione di un nuovo impianto di trattamento della posidonia spiaggiata che sarà realizzato proprio ad Alghero e sarà destinato al trattamento dei rifiuti provenienti dalla pulizia degli arenili e dallo spazzamento stradale.
La tecnologia brevettata arriva dal Gruppo Esposito, realtà leader a livello internazionale nella progettazione, realizzazione e gestione di tecnologie e impianti per il recupero dei rifiuti. Il Gruppo rappresenta una delle realtà che meglio ha saputo intercettare i bisogni del Bel Paese con investimenti strategici per abilitare l’economia circolare. L’azienda bergamasca, infatti, sta già lavorando alla progettazione e realizzazione di undici nuovi impianti di trattamento e recupero rifiuti per un valore complessivo di commesse pari a 45 milioni di euro e circa 350 mila tonnellate di rifiuti recuperati all’anno pronti a diventare prodotti certificati nei principi di End of Waste.