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mercoledì 18 Maggio 2022

Nuove soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti

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Nuove soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti

impianto recupero rifiuti

In Italia nel 2020 la produzione nazionale di rifiuti urbani è stata di 28,9 milioni di tonnellate. Questo è il dato emerso dall’ultimo rapportoredatto dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Un quantitativo in calo rispetto al 2019 (-3,6%) ma che prospettano un problema a livello nazione che riguarda il riciclaggio, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti.

Gran parte di questi viene destinata alle discariche, in gran parte abusive, o agli inceneritori, causando danni alla salute, all’ambiente e all’economia del Paese.

Lo smaltimento in discarica in Italia rappresenta la destinazione del 20% dei rifiuti urbani (5,8 milioni di tonnellate), mentre il 18% viene incenerito (circa 5,3 milioni di tonnellate). Numeri ancora lontani rispetto agli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea: entro il 2035 la percentuale dei rifiuti riciclati dovrà essere pari o superiore al 65% e l’uso della discarica non dovrà superare il 10%.

Smaltimento dei rifiuti:
le nuove soluzioni a breve e lungo termine

Una soluzione a breve termine per diminuire il numero di rifiuti destinati alle discariche è data dal potenziamento del sistema della raccolta differenziata. Attraverso le buone pratiche di riciclo, infatti, si favorisce il processo di recupero dei rifiuti, che vengono trasformati in sostanze e/o materiali rientrando nei cicli produttivi ed industriali, favorendo così l’economia circolare e la transizione ecologica.

Guardando più in prospettiva, una risposta al problema dello smaltimento dei rifiuti è rappresentata dalla costituzione di nuovi impianti dedicati al recupero e al trattamento dei rifiuti. Un obiettivo importante ed ambizioso al centro anche del Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR), una delle riforme più importanti per il settore dei rifiuti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano.

Questa opzione potrebbe risolvere il problema dell’export di rifiuti tra le aree del Paese. Infatti, ad oggi il Nord Italia importa all’anno circa 2 milioni di tonnellate dalle aree del Centro-Sud: queste regioni esportano circa il 17% della propria produzione.

Da rifiuto a risorsa: la tecnologia del Gruppo Esposito

Leader a livello internazionale nella progettazione, realizzazione e gestione di tecnologie per il recupero dei rifiuti, il Gruppo Esposito è presente sul territorio italiano con 10 impianti attivi, offrendo una reale e concreta soluzione al problema delle discariche.

Dallo spazzamento stradale, alla pulizia degli arenili, fino alla pulizia delle vasche di depurazione.

Lo smaltimento dei rifiuti che solitamente vengono destinati alle discariche vengono invece recuperati e trattati, trasformandosi in materie prime certificate a vantaggio dell’ambiente e della comunità.

Un risultato reso possibile dalla tecnologia brevettata del Gruppo che si basa sul processo di Soil Washing, una tecnica di bonifica del suolo contaminato finalizzata al recupero di materiali inerti, eliminando eventuali sostanze inquinanti: attraverso un particolare processo di lavaggio si separano le frazioni organiche ed inorganiche del rifiuto recuperando oltre il 70% del materiale in ingresso.

Ecco che allora il rifiuto compie un passo in direzione della sostenibilità. Il percorso intrapreso dal Gruppo Esposito traccia la rotta verso la costruzione di nuovi impianti, localizzati in aree strategiche e tarati in base all’effettiva dotazione infrastrutturale nei territori e sulla reale necessità di rifiuto da trattare.

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